Social Emotional Learning E Promozione Delle Competenze Socio-Emotive A Scuola
a cura di Dott.ssa Valeria M.O. Totta
L’idea di mettere a punto dei percorsi di apprendimento socio-emotivo (SEL – Social Emotional Learning) nelle scuole di ogni grado emerge dal radicarsi nel panorama psicopedagogico delle teorie sull’intelligenza emotiva, ad opera di autori quali Gardner (1983), Salovey e Mayer (1990) e successivamente Goleman (1995). Quest’ultimo definì l’intelligenza emotiva come la capacità di motivare se stessi, di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza impedisca il pensiero, l’empatia e la speranza. Secondo Elias et al. (1997), gli interventi di SEL nati a seguito di tali considerazioni teoriche negli Stati Uniti e veicolati dalle scuole, sono in grado di promuovere in tutta la comunità scolastica l’apprendimento di strategie mirate a riconoscere e gestire le emozioni, prendersi cura degli altri, prendere buone decisioni, agire in modo etico e responsabile e sviluppare positive relazioni sociali evitando comportamenti negativi.
Cos’è il Social Emotional Learning?
Il CASEL, (Collaborative for Academic, Social and Emotional Learning), ha definito cinque diverse dimensioni che il SEL é in grado di promuovere:
l’autoconsapevolezza, ovvero saper identificare e riconoscere le emozioni;
l’autoregolazione degli stati emotivi propri e altrui;
il prendere decisioni responsabilmente, ovvero identificare i problemi e analizzare le situazioni nonché le proprie responsabilità personali ed etiche;
la gestione delle relazioni sociali intesa come possibilità di comunicare, cooperare, costruire relazioni, negoziare, prestare e chiedere aiuto;
la consapevolezza sociale, ovvero empatia, rispetto per gli altri, apprezzamento e valorizzazione delle diversità.
Tali risorse sono promosse a diversi livelli: nelle classi e nei singoli bambini, negli insegnanti coinvolti negli interventi e nel personale non scolastico, nelle famiglie e, indirettamente, nella comunità allargata.
Il SEL, così definito, comprende interventi svolti a scuola da specialisti o insegnanti formati e consiste in attività pratiche incluse nella didattica nonché nel monitoraggio costante dell’impatto dei programmi ai vari livelli previsti.
Dati dalla ricerca
Una recente meta-analisi (Taylor at al., 2017) ha evidenziato gli effetti di 82 interventi di SEL che prevedevano misurazioni follow-up a diversi periodi di distanza, dai 3 mesi fino a 18 anni dall’intervento.
I risultati dimostrano come, anche a molti anni di distanza, gli studenti che avevano beneficiato del SEL mostravano meno problemi di condotta, meno distress emotivo e ricorrevano significativamente meno alluso di droga rispetto agli studenti che non ne avevano beneficiato. Allo stesso modo gli studenti dei gruppi sperimentali mostravano maggiori competenze sociali ed emozionali, maggiore attitudine positiva verso se stessi e gli altri, risultati scolastici e lavorativi significativamente migliori rispetto agli studenti dei gruppi di controllo, più una serie considerevole di altri indicatori di benessere.
Bibliografia
Gardner, H.(1983) Stati d’animo: la teoria delle intelligenze multiple, New York: Basic Books. Goleman, D. (1995). Emotional Intelligence, Bantam, New York.
Salovey, P., Mayer, J. (1990). Emotional Intelligence, Immagination, cognition and personality, 9(3), 185-211.
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