Il comportamento assertivo
Come intrattenere relazioni interpersonali soddisfacenti
a cura della dott.ssa Roberta Andreani
Dal punto di vista etimologico “asserire” deriva dal temine giuridico latino asserere: dichiarare libero uno schiavo o rivendicarne il possesso. Da qui, per traslato, si può trarre il significato di “affermare, sostenere con forza” individuando quindi la capacità di esprimersi e/o di comportarsi in modo affermativo e autorevole.
Non è facile dare una precisa definizione di assertività. La si può considerare una tendenza di comportamento: la tendenza a comunicare in modo chiaro e diretto, la volontà di affermare i propri diritti e le proprie posizioni, rispettando e tenendo conto dei diritti altrui.
Più precisamente, si può dire che si identifica con il concetto di assertività uno stato emotivo che consente al soggetto, in ogni circostanza, di dire e/o fare ciò che in quel particolare momento egli ritiene sia ragionevole, giusto, utile o necessario. Dal livello di assertività, proprio di ciascun individuo, dipende la sua capacità di condizionare i comportamenti altrui, di orientarne le scelte e di aggregare consenso.
Pertanto, essere assertivi significa rispettare se stessi e gli altri, credere nelle proprie opinioni, nei propri pensieri e sentimenti, avere stima e provare rispetto per se stessi riconoscendo anche i propri limiti. In poche parole, significa apprezzarsi per ciò che si è ed essere onesti con se stessi.
E’ accettare la responsabilità delle proprie scelte di vita, con le dovute conseguenze e non confonderle con quelle degli altri.
Oltre allo stile assertivo, altri comportamenti che mettiamo in atto quando comunichiamo e ci relazioniamo agli altri sono lo stile aggressivo e passivo.
Le differenze fondamentali tra questi tre stili si riferiscono alla valutazione di sé e dell’altro e al riconoscimento dei diritti. Tali diversità emergono soprattutto in condizioni di conflitto o particolarmente delicate.
Stile Aggressivo
Lo stile aggressivo si basa sulla tendenza a dominare e svalutare gli altri e sul tentativo di affermare i propri diritti a scapito di quelli altrui.
Una forma particolare che può assumere lo stile aggressivo è quella manipolatoria che consiste nel dominare facendo credere che sia l’altro a decidere, chi manipola riesce a far passare il proprio bisogno come bisogno dell’altro.
Alcune caratteristiche della persona aggressiva sono:
si rapporta agli altri con arroganza;
si mette continuamente in mostra;
ordina invece di discutere o prendere accordi;
è ipercritica;
attacca briga con facilità;
non ascolta;
si concentra sui propri lati positivi e su quelli negativi degli altri.
Stile Passivo
Lo stile passivo si basa su una scarsa valutazione di sé e sull’incapacità di affermare i propri diritti nei confronti di quelli degli altri.
Alcune caratteristiche della persona passiva sono:
non prendere posizione cercando di evitare qualsiasi tipo di contrasto;
non esprimere i propri sentimenti;
rifuggire i rischi e le responsabilità;
cercare approvazione;
Stile Assertivo
Lo stile assertivo si fonda sulla condivisione, in linea di principio, dei diritti umani fondamentali e sull’accettazione dell’idea che questi valgono per tutti e non solo per noi stessi. Alcuni esempi di diritti umani fondamentali, scelti tra quelli che possono essere più rilevanti sono il diritto di:
avere ed esprimere sentimenti e opinioni;
essere trattato con rispetto
essere ascoltati e presi sul serio;
chiedere, essendo consapevoli che l’altro ha il diritto rifiutare;
commettere errori e di esserne responsabili;
cambiare
rifiutare senza per questo sentirsi in colpa o egoisti
discutere un problema con la persona coinvolta
essere indipendenti
avere successo
Una considerazione importante sugli stili di comportamento è che i primi due (aggressivo e passivo) si manifestano spontaneamente mentre quello assertivo, di solito, va ricercato e seguito volontariamente. Questo significa che lo stile assertivo può essere appreso in modo da temperare, correggere e integrare le proprie eventuali tendenze spontanee verso la passività, l’aggressività o la manipolazione.
L’assertività è uno stile di comportamento la cui acquisizione comporta delle scelte e richiede impegno e autocontrollo.
Non esiste la persona sempre assertiva ma lo stile assertivo va visto come un obiettivo a cui tendere.
Non esiste una risposta assertiva definita dogmaticamente, perché essa dipende dalle situazioni in cui viene espressa.
Il comportamento assertivo non si trova quindi tra quello passivo e quello aggressivo, poiché anche questi possono essere considerati in alcuni casi comportamenti assertivi se sono utili o necessari alla situazione e quindi scelti, non reattivi.
Lo stile assertivo si costruisce cercando di mettere e tenere sotto controllo quattro componenti fondamentali:
componente verbale,
emotiva,
non verbale,
cognitiva
L’uso di questi elementi influisce fortemente sul modo in cui i messaggi saranno ricevuti e accettati. Li esamineremo nel dettaglio nel prossimo articolo, continuate a seguirci!
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